Mistress ruolo donna dominante e l'attesa del piacere

Mistress ruolo donna dominante e l'attesa del piacere

Padrona, proprietaria, dominatrice sono alcuni dei termini proposti dal vocabolario per definire “Mistress“. Quella della dominazione nella sfera erotico-sessuale è tra le più affascinanti e misteriose , si è attratti ma spaventati, è uno dei grandi tabù del mondo della sessualità. La Mistress è una donna che interpreta un ruolo dominante nei confronti di un altra persona, pratica svariate forme di sottomissione, che solitamente coinvolgono con una forza calibrata il corpo, attraverso il dolore , ma anche sessuale e psicologico. Un sottile gioco perverso che ha il suo miglio risultato quando i partner hanno già un affiatamento e conoscono bene gusti e limiti dell’altro.

Ne abbiamo parlato con una Mistress professionista, nel lavoro ma anche nella vita privata.

Partiamo dalla domanda più banale: chi è la Mistress?

“Potremmo definirla la detentrice piacere sessuale e , in un certo senso anche la guida verso il il piacere dell’altra persona. La Mistress è a tutti gli effetti colei che detiene la chiave del piacere dell’altro, colei che decide quando e come questo potrà manifestarsi”.

E l’altro/a chi è all’interno della relazione?

“L’altro/a, il dominato o la dominata, prova piacere nell’attesa stessa del piacere, che deve però meritare, sarà la sua dominatrice a decidere di concederglielo nelle modalità che lei sceglie. Si tratta a tutti gli effetti di un gioco, talvolta molto lungo, con regole e limiti ben definiti, in un continuo equilibrio tra attesa, desiderio, la provocazione di quest’ultimo e il raggiungimento del piacere sessuale”.

Cosa intendi esattamente quando parli di “provare piacere nell’attesa del piacere”?

“Quando ci si approccia a questa pratica bisogna tenere bene a mente che l’orgasmo non c’è. O meglio, è una concessione che il dominatore fa al dominato. Quindi non si tratta solamente del puro e semplice atto sessuale, è qualcosa di molto più mentale, psicologico. In un rapporto sessuale che potremmo definire ‘tipico’ il non avere un orgasmo è considerato un difetto, nella relazione Mistress-dominato invece non deve proprio esserci, per un po’ ovviamente”.

Nel tuo caso parliamo di donna-dominatrice/uomo-dominato. Quali sono le basi indispensabili per creare un rapporto di questo tipo?

“Innanzitutto, vi deve essere estrema fiducia reciproca e bisogna parlare, come d’altronde in tutto ciò che riguarda la sfera sessuale. Fondamentale è che ci sia la complicità e la volontà di entrambi: da una parte quella di dominare il partner, dall’altra quella di essere dominato. Da lì, si può iniziare a sperimentare, decidendo regole e limiti; poi, è chiaro che in generale deve far parte delle fantasie sessuali di entrambi. Non va comunque dimenticato che ogni persona scatena in noi istinti diversi, verso alcuni potremmo provare il desiderio di dominare, verso altri no. Come normalmente accade in tutto ciò che riguarda la sfera sessuale: è semplicemente una questione di gusti”.

Cosa ci dici della cosiddetta “safe word”?

“La safe word, o parola di sicurezza, è fondamentale, perché serve a proteggere il dominato, solitamente la si usa quando si parla di Mistress per professione. Se la pratica avviene all’interno di una coppia, o comunque tra due persone che si conoscono molto bene, quindi dove c’è un anche rapporto intimo e sentimentale, più che l’utilizzo di una parola di sicurezza, che si può usare se ci si sente più tranquilli, è indispensabile che si instauri un dialogo dove l’uno percepisce i desideri ma anche i limiti dell’altro. In ogni caso sia dall’una che dall’altra parte il gioco può essere interrotto in qualsiasi momento”.

Da dove partire per avvicinarsi a un rapporto sessuale da dominante o dominato?

“Si può iniziare con una semplice detenzione del piacere: in poche parole, il dominatore decide quando il dominato potrà raggiungere l’orgasmo. Questo gioco della privazione del piacere può durare giorni, settimane, o anche mesi, il turbamento e il desiderio arrvano ad esse bramosi e insistenti, un gioco psicologico. Un classico sono poi i costrittori per gli uomini, di cui la Mistress conserva la chiave: una sorta di ‘gabbia’ per il pene talvolta munito di un anello che premendo e sfregando sulla parte esterna della prostata provoca piacere nell’uomo, da indossare anche per giorni”, ma l’elenco di pratiche per la costrizione è lungo, bisogna sperimentare.

Qual è la pratica più “classica”?

“Indubbiamente la venerazione: l’uomo si inginocchia davanti alla donna e inizia a leccarle i piedi partendo dalle scarpe; e lui al contempo gode nel venerare la sua dominatrice. Un vero atto di sottomissione che , per chi ama queste sensazioni, ne procura di veramente fprti, Un altro grande classico sono poi le punizioni, ad esempio gli si può far contare le frustate; o ancora, il dare ordini, farsi servire. Poi quasi sempre c’è la penetrazione dell’uomo, ma dipende sempre dalle regole e i confini che si sono stabiliti: per dare l’idea, tra le varie pratiche, si va fino all’utilizzo di strumenti simili ad aghi, lunghi e sottili da infilare nel pene”.

Sono ammesse richieste da parte del dominato?

“Le richieste sono ammesse, ma di solito hanno come conseguenza una punizione da parte della Mistress. Ed è proprio qui il punto: il dominato lo chiede apposta, perché desidera essere punito”.

E la Mistress può avere un orgasmo?

“Sì, ma non dovrà mai far vedere che lo desidera, sarebbe un segno di ‘debolezza’ per il suo dominato”.

In base alla tua esperienza, ci sono delle personalità più predisposte alla dominazione?

“Io credo ogni persona nasca con un suo personalissimo ‘nucleo’ sessuale. Ma come sempre tutto inizia quando si sperimenta e ci si sente liberi nel farlo. Se poi proprio vogliamo ‘inquadrare’ una tipologia di dominati tante volte, ma non è ovviamente una regola, sono donne e uomini che nella vita hanno al contrario molto potere o responsabilità e quindi nell’atto sessuale preferiscono che sia qualcun altro ad avere il controllo, un a forma liberatoria dalle continue responsabilità”.

Dominato e dominatrice posso scambiarsi i ruoli?

“Generalmente no, chi domina rimane dominatore e viceversa, chi è sottomesso rimane il dominato. Ma nulla è vietato.”

Come capire quando si supera il limite?

“Quando diventa pura violenza, quando si gode per il dolore inflitto e ti accorgi che non smetti. Lì vuol dire che si è superato il limite del gioco, perché rompi il momento e viene a mancare la complicità con l’altro che è invece fondamentale”.

Il “tipico” abbigliamento della Mistress?

“La calze a rete e il tacco sono ormai un segno distintivo, fondamentale poi è anche l’abbigliamento in latex, che è più piacevole da leccare”.

Come la si riconosce “da fuori”?

“Spesso ha una chiave legata al collo…”

Il mondo sado-maso è pieno di cose affascinanti, è vero, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, tutto è permesso purché si sia d’accordo in due e vada bene a entrambi, il limite è importante , come è importante osservare il/la partner e capire se si sta spingendo troppo oltre, in quel caso è bene fermarsi. A proposito di questo vi raccontiamo un fatto di qualche tempo fa: un riminese 50enne a caccia di forti emozioni, in trasferta a Milano per lavoro, recluta una professionista per una prestazione sado-maso, lui vuole essere dominato per provare piacere ma finisce al pronto soccorso con varie fratture e 40 giorni di prognosi. Farebbe quasi ridere se non fosse drammatica. Una frattura, tre costole incrinate, lividi, escoriazioni e una spalla lussata sono effettivamente un bilancio piuttosto rosso per un incontro di sesso estremo. Una seduta sado-maso con una prostituta per 300 Euro finita in tribunale con una citazione per danni a carico della Mistress, La donna si è giustificata dicendo che pensava gli piacesse così. Viene da pensare che la safe word in questo caso o non è stata concordata, o non era in grado di pronunciarla il povero 50enne malcapitato .