The Orgasmatron, la machina del piacere.

The Orgasmatron, la machina del piacere.

Immaginate se esistesse una macchina in grado di procurare orgasmi a richiesta. Con la fatica che costa fare sesso e spesso , con la fatica per arrivare a raggiungere l’apice del piacere, il solo pensiero di una macchina per orgasmi ci fa immaginare i volti di uomini e donne ( soprattutto donne ) allupati e desiderosi di averla. Succede che nel 2001, un medico, tale Stuart Meloy, inventò “ The Orgasmtron”, e non è una burla. “ Mentre posizionavo gli elettrodi, all’improvviso la paziente ha iniziato a gemere” racconta il medico. Capisce così di aver provocato, involontariamente, un orgasmo alla donna stimolando i punti giusti.

Il miliardario Elon Musk ha in testa due obiettivi estremamente ambiziosi e particolari: stabilire una colonia umana permanente su Marte e creare una tecnologia che colleghi il cervello umano con l'intelligenza artificiale. Poi magari ci dirà anche da dove vengono questi sogni futuristici

L’imprenditore miliardario ritiene che l’interfaccia cervello-computer possa apportare beneficio alla vita delle persone che vivono una grave paralisi consentendo di controllare interi esoscheletri. Il neurologo , professor Andrew Hires ha dichiarato:«La prima applicazione che puoi immaginare è un migliore controllo mentale per un braccio robotico per qualcuno che è paralizzato».

Stiamo parlando di una tecnologia che potrebbe arrivare a cambiare anche il modo in cui il resto di noi comunica col corpo le sensazioni al cervello aiutati da un computer che impara e fa addirittura sesso. Più di un ricercatore ha esplorato l'idea di stimolare direttamente i centri del piacere del cervello, consentendo alle persone di fare a meno di droghe o alcol per ottenere sensazioni piacevoli.

Il dottor Stuart Meloy, chirurgo americano, si occupa essenzialmente di dolore, ha brevettato uno strumento che innesca il piacere sessuale. Lo ha sviluppato un dispositivo nel 2001 ed è stato scherzosamente soprannominato "The Orgasmatron".

È stato progettato come un sistema di gestione del dolore ma, come ha detto a New Scientist: «Stavo posizionando gli elettrodi e all'improvviso la donna ha iniziato a esclamare con enfasi. Le ho chiesto cosa stesse succedendo e lei ha detto: 'Dovrai insegnare a mio marito a farlo'».

Meloy aveva accidentalmente procurato alla donna un orgasmo collegando gli elettrodi del suo sistema di gestione del dolore al punto giusto della sua colonna vertebrale.

Questa scopera e l’aiuto della tecnologia avrebbero potuto dare vita a una versione radicalmente nuova del vibratore tradizionale, ma secondo Meloy , fatti du conti , avrebbe avuto bisogno di oltre sei milioni di dollari per i test necessari per portare il suo "Orgamatron" sul mercato.

Liz Klinger, l'imprenditrice dietro il vibratore intelligente Leonessa, afferma che ottenere sostegno per un dispositivo mirato principalmente al piacere sessuale delle donne è ancora difficile: «C'è ancora molto stigma, pregiudizi e mancanza di risorse nell'assistenza sanitaria per la sessualità femminile».

«Anche se un dispositivo avesse superato i test clinici e ottenuto l'approvazione della FDA, l'ambiente attuale non avrebbe favorito un percorso chiaro per il rimborso dell'assicurazione».

Ma per Musk, il miliardario, i soldi non sono un problema.Quindi Neuralink potrebbe facilmente offrire sostegno economico al progetto « Orgasmo su richiesta » promesso dalla tecnologia di Meloy.

«La stimolazione dei centri del piacere potrebbe essere usata per aumentare l'eccitazione e la risposta sessuale orgasmica», scrive l'esperto di sex-tech Ben Barnes.

Il progetto ha del futuristico, ma immaginate di poter registrare il piacere in un chip, quella stessa esperienza potrebbe essere ricablata al nostro partner facendogli così conoscere cosa proviamo durante l’orgasmo.

Elon Musk è conosciuto per non avere eccessiva prudenza, e sicuramente porterà avanti questi progetti di stimolazione e controllo, sia dei movimenti che delle sensazioni di piacere.

Per gli esperimenti sul piacere solo una donna ha accettato la sfida e ha completato la prima fase della prova, apparentemente con risultati da lasciare senza fiato, ed una seconda è appena stata reclutata.

A scoraggiare forse le volontarie donne può essere l'idea di dover inserire degli elettrodi nella loro spina dorsale per essere connessi a una macchinetta della dimensione di un pacemaker impiantata sotto la pelle che permetterebbe di aumentare il loro piacere sessuale.

La donna sposata che ha testato la macchina, soprannominata Orgasmatron, non aveva avuto orgasmi negli ultimi quattro anni. Ma durante i nove giorni in cui ha sato la macchinetta, ne ha avuti invece diversi.

"Mi ha anche detto di aver avuto il primo orgasmo multiplo della sua vita usando il dispositivo", ha detto Meloy.