La nuova frontiera del sesso è praticamente “senza sesso”.

La nuova frontiera del sesso è praticamente “senza sesso”.

È così che si chiama il subalterno, lo schiavo, che è poi il cliente, nel "findom", la dominazione finanziaria che viene descritta come pratica sessuale, feticista, sadomasochista negli articoli che ne parlano. L'Urban Dictionary, invece, salta queste categorie e lo definisce «scambio di potere che implica un trasferimento di denaro da un sub a una Domme come atto di sottomissione finale». Il sub è il pay pig, lo schiavo; la Domme è la mistress, la dominatrice - sì, nella maggior parte dei casi è una donna perché sì, i cultori della pratica sono, 9 su 10, benestanti maschi etero. La gamma di servizi che la Domme offre va dal controllo del conto in banca al suo prosciugamento, per mezzo di inviti all'acquisto e richieste di regali (bonifici, viaggi, beni inessenziali), inoltrati per messaggio, mail, dm, o rivolti direttamente durante videochiamate, anch'esse a pagamento. Nel findom, quindi, non è previsto contatto tra i contraenti, perché il cliente compra per comprare ancora, per farsi sfruttare: «Godevo dell'umiliazione di farmi svuotare il conto da principesse sadiche che si divertivano a sfruttare pervertiti come me», ha raccontato a Vice un rispettabile borghese, ricco e sposato, nessun vizio tranne il sesso in webcam con professioniste lautamente pagate, che però l'ha annoiato presto e allora s' è messo a cercare altro ed è finito nelle mani di ragazze che lo hanno ridotto sul lastrico (per comprare gioielli alle sue padroncine, ha rubato quelli di sua moglie, finché non le ha confessato d'essere diventato tossicodipendente e tante scuse, ottenendo lacrime e soldi per disintossicarsi: ora continua a staccare assegni per le padroncine, ma non supera mai i 100 dollari a settimana). Il finanziariamente dominato non è in cerca di personal shopper: desidera farsi impoverire, lo scalda il pensiero di azzerare il conto e di doversi industriare per trovare altro denaro da devolvere alla sua Domme - «Ho pensato di prostituirmi: considerare una possibilità tanto degradante mi ha eccitato». È una parte della questione: il successo del findom è l'ennesima prova della smaterializzazione del sesso, del suo legame con il potere e del bisogno maschile di liberarsene, facendosi guidare verso la propria rovina. Sono stufo di essere ricco, previdente, oculato e allora uso i miei soldi per straviziare qualcuno che non sono io: sembra una punizione, e di certo lo è, ma è anche manipolazione, perché lo schiavo rimpingua l'avidità della sua padrona e non la propria, come fa un demonio. Lo schiavo, insomma, è puro: si sacrifica, non vuole e non fa nulla per sé, è quasi ascetico, quasi si purifica. Dall'altra parte, lo schiavo agisce come un genitore che lava il senso di colpa della sua assenza regalando ai figli ciò che desiderano, soddisfacendo qualsiasi loro richiesta e traendo da questo non solo la pacificazione della propria coscienza, ma pure il piacere narcisistico di aver reso felice la prole, potendosi permettere di non dire no. Certo, a un aperitivo tra amiche è facile dedurre il pensiero più facile, dire che queste Domme sono geniali perché sfruttano rammolliti terrorizzati dal sedurre una donna. Ma il findom è un contratto e i contratti non liberano: vincolano, talvolta riparano. Una pandemia e un biennio di seriosità dopo, in un'intervista al New York Times, Mistress Marley, dominatrice professionista, 27 anni, originaria di Harlem e attualmente domiciliata in Messico, in agiato appartamento con piscina e spiaggia privata, ha detto che per lei il findom è un risarcimento per gli anni di schiavitù cui gli afroamericani sono stati costretti, «dal momento che quasi tutti i miei clienti sono bianchi». A questa connotazione poteva riuscire a pensare soltanto una coetanea di quei ragazzi che riescono a trasformare in militanza politica anche pomeriggi trascorsi su Twitter a insultare un giornalista molto anziano. I nuovi servi, servi bianchi, raccontano tutti la stessa cosa: quanto piacere dia loro perdere il controllo e appaltarlo completamente alle donne.