Alassio faceva prostituire la moglie con amici e clienti

Alassio faceva prostituire la moglie con amici e clienti

È destinata ad allargarsi l’inchiesta “Cocker d’oro” messa a segno dai Carabinieri di Alassio che nei giorni scorsi ha visto finire agli arresti domiciliari G.N. 58 anni, commerciante di Diano Marina, e il ristoratore andorese Roberto Tocchetto, 61 anni, accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso, mentre un terzo uomo, B.R pensionato di 70 anni, è indagato a piede libero in quanto ritenuto coinvolto nel giro di incontri hard sull’asse Imperia-Andora. una donna imperiese, P.C. di 56 anni, moglie di G.N., insegnante presso le scuole serali  che si prostituiva attraverso alcuni siti on line dove, con l’apporto dei soggetti coinvolti nell’inchiesta, venivano diffuse le sue immagini erotico-pornografiche, che pubblicizzavano e favorivano gli incontri sessuali a pagamento. Un giro d’affari, secondo l’inchiesta, che portava nelle casse dei coniugi fino a otto mila euro al mese. Le tariffe delle prestazioni sessuali e gli appuntamenti venivano organizzati dagli indagati che si sarebbero anche occupati di accudire il suo cane, un cocker – da qui il nome dell’operazione- che se richiesto dai clienti veniva anche usato durante gli incontri sessuali. Se poi i clienti richiedevano un’altra presenza femminile, stando alle risultanze investigative dell’Arma, veniva contattata un’amica della donna. Anche quest’ultima era insegnante e tempo fa lavorava in una scuola di Imperia per poi essere trasferita in un’altra sede ligure con un ruolo anche importante. Il giro di prostituzione tra Imperia e la provincia di Savona sarebbe continuato anche in pieno lockdown. I clienti della 56enne prima di recarsi nelle case dove si sarebbero poi svolti gli incontri hot indossavano mascherine e guanti, come se ciò li tutelasse eventualmente dal contagio da coronavirus. In questo arco temporale i Carabinieri hanno appurato che i clienti, tra quelli fissi e abituali, superavano i 70. Non ci sarebbe alcuno sfruttamento della prostituzione, invece per i Carabinieri e gli inquirenti Savonese i soggetti coinvolti avrebbero lucrato sugli incontri sessuali effettuati dalla docente.